La Perla di Torino è tra le realtà d’eccellenza protagoniste ai talk di Cioccolatò: Valentina Arzilli, Managing Director, racconterà crescita costante, espansione all’estero ed efficientamento tecnologico al centro degli sforzi dell’azienda di cioccolato premium piemontese.
- Da oltre trent’anni La Perla di Torino racconta l’eccellenza del cioccolato nel mondo. Una storia in continua evoluzione che ha portato a una crescita costante negli ultimi anni (+25% del fatturato dal 2021)
- Industria 4.0 e innovazioni tecnologiche per ottimizzare e automatizzare i processi di produzione, migliorando la qualità di lavoro del team e aumentando la produttività in ottica sostenibile.
- Blockchain e cioccolato, per offrire una maggior tutela al consumatore finale, proteggere il Made in Italy e garantire tracciabilità su ogni fase produttiva.
A Torino torna Cioccolatò, la famosa kermesse gastronomica che dal 27 ottobre al 5 novembre 2023 animerà la città con degustazioni, eventi e talk alla scoperta della maestria artigiana che rende unico il cioccolato piemontese.
Domenica 29 ottobre alle ore 16, Valentina Arzilli - Managing Director di La Perla di Torino - sarà protagonista di uno degli appuntamenti Imprenditrici e imprenditori d’eccellenza, durante il quale condividerà la storia familiare, la passione e la forte visione per il futuro che caratterizzano La Perla di Torino, marchio sinonimo di eccellenza del cioccolato italiano e racconterà come l’azienda, grazie a un solido progetto imprenditoriale, ha saputo trasformarsi negli anni da piccolo laboratorio artigianale in un’azienda strutturata, altamente competitiva e votata all’innovazione.
Questi tratti distintivi hanno consentito al brand torinese il raggiungimento di nuovi ambiziosi traguardi e successi con un incremento del fatturato pari al +25% rispetto al 2021 - anche grazie a una continua espansione sui mercati esteri in particolare Francia, Germania e Svizzera - e una crescita del personale pari al +15%, con ulteriori nuove assunzioni previste entro la fine del 2023. Dietro al suo successo una continua formazione e un costante aggiornamento, che si traducono in efficientamenti produttivi, secondo i più moderni dettami dell’industria 4.0 per una produzione più smart e sostenibile, e attenzione alle novità tecnologiche del settore, come la rivoluzionaria blockchain legata all’industria alimentare, progetto al quale La Perla di Torino sta iniziando a lavorare grazie all’adesione a un’iniziativa ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane promossa dal Governo italiano) fortemente voluta da Valentina Arzilli, che oggi guida l’azienda insieme al padre Sergio Arzilli, portando il suo know-how internazionale e una spinta all’innovazione in termini di processo e di espansione verso nuovi mercati. Proprio la tecnologia blockchain è in grado di giocare un ruolo fondamentale su entrambi i punti, in quanto garantisce la totale tracciabilità di un prodotto e quindi la tutela per il consumatore finale, e al contempo è importante per il commercio sui mercati esteri e la relativa valorizzazione dei prodotti italiani, che in questo modo saranno maggiormente protetti.
L’espansione sui mercati esteri rimane sempre un obiettivo prioritario per La Perla di Torino e la parola d’ordine che guida l’azienda torinese in questo campo è la ricerca di partner in grado di condividere la sua policy di Eccellenza, attraverso un attento brand placement.
“Qualità, cura e design sono nel dna di tutti i nostri prodotti, per questo ricerchiamo partner all’estero in grado di riflettere le nostre peculiarità e non un semplice punto vendita.” racconta Valentina Arzilli, Managing Director. “La nostra volontà è quella di esportare l’italianità più vera e senza compromessi, interpretata sul profilo dell’alta gamma, che raccontiamo e presentiamo sia di persona durante gli appuntamenti di rilevanza internazionale sia attraverso un’attenta comunicazione social e digital, trasparente e capace di riflettere i nostri valori e il nostro stile.”
Industria 4.0: automatizzazione e interconnessione per una produzione più smart e sostenibile, anche per il fattore umano.
Lavorazioni artigianali e cura del fatto a mano convivono con una produzione sempre più automatizzata e interconnessa da La Perla di Torino, che abbraccia l’industria 4.0 senza dimenticare le sue origini e valori.
Per muoversi in direzione di questo cambiamento l’azienda torinese ha investito solo nel 2023 oltre 250.000 euro in nuovi macchinari, interfacce e un gestionale in grado di dialogare con le macchine 4.0 per migliorare la pianificazione del lavoro. Un sistema interconnesso grazie al quale si renderanno digitali processi svolti finora manualmente come attribuire lotti, comunicare scadenze e fornire dati su cosa esiste realmente a magazzino, sia in termini di materie prime che di prodotto finito. Un grande progresso che consentirà di avere in ogni momento una fotografia esatta di quello che succede all’interno dell’azienda e di avere a disposizione una visione completa sulla catena di elementi che compongono ogni processo. Questa innovazione migliorerà quindi il lavoro del personale, la tracciabilità e la sostenibilità produttiva in quanto consentirà la riduzione degli scarti di produzione e degli sprechi, grazie alla possibilità di lavorare con migliore preavviso sulle scadenze dei prodotti, oltre che il monitoraggio real time sul corretto funzionamento dei macchinari, agendo nell’immediato su eventuali inefficienze.
Un cambiamento tecnologico che avrà un impatto positivo anche sul management aziendale, che potrà analizzare informazioni sempre precise e aggiornate, utili per elaborare piani a lungo termine e lavorare su processi in grado di efficientare in modo concreto e ragionato processi produttivi e tempi di lavorazione.
“L’industria 4.0 rappresenta una trasformazione tecnologica che ha l’obiettivo di semplificare le condizioni di lavoro, aumentare la produttività degli impianti e migliorare la qualità dei prodotti.” racconta Valentina Arzilli. “Per questo stiamo lavorando con grande entusiasmo per abbracciare questo cambiamento, che porterà un grande beneficio in ottica di ottimizzazione dei processi e di miglioramento dello stress lavorativo, grazie a nuove automatizzazioni sia nel lavoro day by day che in quello a lungo termine. Come tutti i grandi cambiamenti la fase di transizione che stiamo vivendo è delicata perché per le persone significa impostare un modo di lavoro innovativo, completamente diverso, che non tutti riescono ad abbracciare con facilità. Ognuno di noi, per attitudine personale, davanti al cambiamento reagisce in maniera diversa e il mio compito oggi è proprio quello di accompagnarli in questo passaggio. ”
La rivoluzione blockchain nel cioccolato: tracciabilità, filiera e tutela del Made in Italy.
In un’epoca governata da Intelligenza Artificiale e Metaverso, la blockchain sta diventando una certificazione sempre più diffusa anche in ambito agroalimentare. Per questo La Perla di Torino a partire da giugno 2023 ha deciso di aderire a un’iniziativa ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane promossa dal Governo italiano), che si pone l’obiettivo di mettere la tecnologia blockchain a servizio delle PMI per rafforzare il canale di comunicazione con i potenziali acquirenti, B2C e B2B, raccontando in modo trasparente e affidabile il valore dei propri prodotti. Un’innovazione che sarà realizzata da La Perla di Torino in collaborazione con Foodchain, azienda specializzata nel settore alimentare e quindi partner perfetto per intraprendere questo nuovo percorso.
Una grande rivoluzione sia per la tutela del consumatore finale, che potrà controllare informazioni e certificazioni in modo trasparente, sia per la valorizzazione del Made in Italy, che potrà finalmente essere più protetto.
"La tecnologia blockchain nel settore agroalimentare sta creando una vera catena di fiducia, garantendo la tracciabilità e la sicurezza dei prodotti alimentari." spiega Valentina Arzilli. “Prendere parte a questo processo è un ulteriore step che completa il percorso di certificazioni già intrapreso. Quando dal 2017 il nostro laboratorio è stato trasferito in Lungo Dora Colletta, abbiamo deciso di metterci in gioco e di costruirlo per rispondere ai parametri di BRCSGS, un sistema di autovalutazione e certificazione che viene richiesto per accedere a determinati mercati e che viene riconosciuto alle aziende che lavorano in conformità alle più stringenti normative di qualità nei processi produttivi e di sicurezza alimentare. BRCGS infatti, oltre all'ambito legato alla sicurezza alimentare, richiede alle aziende la redazione di una documentazione tecnica specifica sul personale, sulle modalità di lavoro e sugli obiettivi a breve e a lungo termine. I nostri obiettivi per il triennio 2022-2024 ad esempio erano l’implementazione della cultura della sicurezza alimentare dove il responsabile qualità affianca il personale e lo sottopone a verifiche periodiche, progetti formativi a tema sicurezza alimentare per il board e per il personale, l’acquisto di nuovi macchinari, l’aumento del personale al fine di ridurre il carico di lavoro sul singolo dipendente, l’ampliamento degli spazi con un nuovo magazzino dedicato allo stoccaggio di prodotto e infine il cambio del sistema gestionale. Obiettivi molto ambiziosi che siamo riusciti a raggiungere con successo dato che nell’audit di quest’anno siamo stati promossi con la valutazione più alta secondo tutti i parametri: un autorevole riconoscimento per il lavoro che svolgiamo quotidianamente con grande cura e attenzione al dettaglio, e un’ulteriore garanzia per il consumatore finale in termini di sicurezza e di elevata qualità del prodotto finito.”
I prodotti in un'ottica di destagionalizzazione
Il best seller 2022 è il Tartufo di cioccolato Pistacchio e Lampone, un ottimo segnale per il costante lavoro di ricerca su ricettazione e trend che l’azienda porta avanti, impegnandosi a intercettare le esigenze del pubblico e le tendenze nel mondo dell’alta pasticceria, trasformandole in piccoli scrigni di piacere. Oltre il 50% della produzione firmata La Perla di Torino va all’estero, dove il prodotto-cioccolato è molto più destagionalizzato rispetto all’Italia, motivo per cui il lavoro che stiamo facendo ormai da qualche anno è proprio quello di dare al consumatore finale un prodotto più “fresco” che possa incontrare il suo gusto anche nei mesi più caldi. Un percorso che sta proseguendo con il nuovo Tartufo di cioccolato Limoncello e Meringa, un’ode alla mediterraneità e all’italianità, che nei primi sei mesi del 2023 ha già conquistato il podio dei prodotti più venduti della firma torinese.
"La nostra storia è fatta di ricette classiche che si accompagnano a sperimentazioni creative spesso ispirate all’arte della Pasticceria e realizzate a partire da ingredienti di primissima qualità. L’accoglienza del pubblico verso le nostre ultime creazioni ci rende molto orgogliosi perché è la dimostrazione dell’Eccellenza di un prodotto artigianale italiano nato dalla passione e dalla cura con cui lavoriamo ogni giorno. Sia in fase di ricettazione sia nella realizzazione di raffinati packaging confezionati a mano studiati nei minimi dettagli.”